NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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Arteterapia per le persone affette da demenza
Domanda di ricerca

L'arteterapia come trattamento aggiuntivo è efficace nella gestione di persone affette da demenza rispetto alle cure standard e ad altri interventi non farmacologici.


Quello che conta

Sono stati selezionati 2 studi, entrambi RCT (trial clinici randomizzati), che hanno preso in considerazione un totale di 88 pazienti. In questi studi l’arte-terapia ha rappresentato l’intervento per persone con diagnosi clinica di una qualsiasi forma di demenza, messa in relazione con trattamenti standard o altri interventi psico-sociali.

Il primo studio, condotto in Giappone, ha confrontato un gruppo di pazienti coinvolti in pratiche di arte-terapia con altri coinvolti in semplici attività di calcolo per 12 settimane, per un totale di 43 pazienti coinvolti.

Il secondo studio, condotto in Gran Bretagna, ha comparato gruppi di pazienti coinvolti in attività di arte-terapia con un gruppo di pazienti coinvolti in attività ricreazionali per 80 settimane, per un totale di 45 pazienti coinvolti.

Sono state accettate tutte le scale cognitive, comportamentali e psicologiche validate e le misure riportate dagli autori degli studi primari e ritenute appropriate dagli autori della revisione.

Gli esiti secondari considerati erano qualità di vita e morte.

Sono stati riportati i dati relativi alla scala MCS-8 (misura della qualità di vita) come odds ratio (OR). Per la maggior parte delle misure di esito non sono state riportate la deviazione standard dei cambiamenti, gli intervalli di confidenza e i valori P per le differenze tra i gruppi di intervento e di controllo. 

Sono inoltre stati riportati i dati relativi al Mini-Mental State Examination in termini di valori P per le differenze tra i gruppi di intervento e di controllo.

Gli studi variavano per le caratteristiche dei partecipanti, la durata delle singole sessioni di arte-terapia, il numero di sessioni e la durata, la tipologia delle attività definite come arte-terapia e le misure di esito.

Il primo studio ha considerato la scala MMSE, la Wechsler Memory Scale-Revised (WMS-R), la scala della depressione geriatrica (GDS), la scala dell'apatia (versione giapponese), la Physical Component Summary (PCS-8), la Mental Component Score (MCS-8), la scala dei disturbi del comportamento nella demenza (DBD), l'indice di Barthel, il caregiver burden inventory (CBI). Le misure sono state registrate al tempo zero e a 12 settimane.

Il secondo studio ha utilizzato la Scala Cornell per la depressione nella demenza (CSDD); la scala monitoring of side effects scale MOSES, la MMSE, la Rivermead Behavioural Memory Test (RBMT), la Cornell Scale for Depression in Dementia (CSDD), il test per l'esame dell'attenzione (TEA), il Benton Franklin Test BFT. Le misure sono state registrate al tempo zero, a 10 settimane, 20 settimane, 40 settimane e al follow-up (44 settimane e 56 settimane). Sono state utilizzate anche misure all'interno della sessione. Tuttavia, la presente revisione prende in considerazione solo le misure di outcome pre e post intervento.

Le informazioni disponibili sull'efficacia dell'arte-terapia sono limitate. La selezione delle misure di outcome appare appropriata, in quanto riflette una valutazione del cambiamento nei domini chiave e uno studio include misure di outcome più ampie per valutare il potenziale impatto sui caregiver. 

Sono stati valutati entrambi gli studi per la qualità della descrizione degli interventi. Sicuramente importante è la necessità di fare chiarezza sulla teoria o sul razionale sottostante o su entrambi per le decisioni di progettazione dello studio.

Non ci sono prove sufficienti derivanti da studi randomizzati e controllati per trarre conclusioni affidabili sull'efficacia dell'arte-terapia per le persone affette da demenza.

Dato il buon riscontro dell'arteterapia tra terapeuti e pazienti, sarebbe opportuno procedere a ulteriori valutazioni.


Caveat

Si evidenzia una eterogeneità degli interventi implicati nei due studi, del tipo di terapia nei controlli e differenti misure di outcome. 

In entrambi gli studi non ci sono stati significativi cambiamenti riportati fra i gruppi di intervento e i gruppi di controllo nelle misure di outcome, inoltre, entrambi sono stati presi in considerazione solo piccoli gruppi di pazienti.

Per questi motivi, la qualità delle prove di efficacia risulta essere “molto bassa”, secondo i criteri GRADE.


Contesto

La demenza è una sindrome clinica caratterizzata da un progressivo deterioramento cognitivo che coinvolge la memoria, il pensiero, il comportamento, le emozioni e le prestazioni nelle attività della vita quotidiana.

La prevalenza globale della demenza nel 2015 è stata stimata in 46,8 milioni di persone, con un numero che quasi raddoppia ogni 20 anni e che si stima salirà a 131,5 milioni entro il 2050, inoltre, la demenza continua ad avere un impatto socio-economico significativo sui sistemi sanitari e di assistenza sociale.

La ricerca in corso sui trattamenti farmacologici è molto ampia, ma tradizionalmente è meno orientata verso le terapie non farmacologiche. Le terapie basate sulle arti possono contribuire a rallentare il deterioramento cognitivo, affrontare i sintomi legati a comportamenti psicosocialmente difficili e a migliorare la qualità della vita.


Implicazioni per la pratica

Le evidenze attualmente disponibili relativamente alla efficacia della arteterapia per persone con demenza sono insufficienti. Sono necessari ulteriori studi per confermare o meno il risultato. Tuttavia, la qualità e la scarsità degli studi attualmente disponibili, non dovrebbe essere considerato un ostacolo all'utilizzo di tale tipo di supporto non farmacologico.


Giudizio di qualità revisione

Alta. La metodologia adottata è quella tipica delle Cochrane. La qualità delle prove di efficacia è stata valutata con il sistema GRADE.


Riferimento bibliografico revisione

Deshmukh SR, Holmes J, Cardno A. Art therapy for people with dementia. Cochrane Database Syst Rev. 2018 Sep 13;9(9):CD011073. doi: 10.1002/14651858


Altri riferimenti

Hattori H, Hattori C, Hokao C, Mizushima K, Mase T. Controlled study on the cognitive and psychological effect of coloring and drawing in mild Alzheimer's disease patients. Geriatrics & Gerontology International 2011;11(4):431-7. 

 

Rusted J, Sheppard L, Waller D. A multi-centre randomised control group trial on the use of art therapy for older people with dementia. Group Analysis 2006;39(4):517-36.


Setting - comunitario -
Aree di intervento - salute mentale -
Parole chiave - assistenza sanitaria - terapia comportamentale - anziani - adulti - stato di salute - salute mentale - demenza -
Outcome

Gli esiti primari considerati sono stati le funzioni cognitive attenzione/orientamento, memoria, fluidità, abilità linguistiche, contenuto, fluidità del discorso e percezione visuo-spaziale; l’affetto e il benessere emotivo; il comportamento; sono stati valutati anche eventuali effetti avversi.

Verifica della efficacia della arte terapia come trattamento non farmacologico di supporto.


Sintesi e traduzione

Sintesi e traduzione a cura di Claudia Cosma e Alice Fanfani (Università di Firenze) e Miriam Levi (UFC Epidemiologia AUSL TC)