NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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Barriere e facilitatori della partecipazione all’attività fisica (AF) in bambini e adolescenti con disabilità intellettive: una Scoping Review
Domanda di ricerca

Comprendere i fattori che influenzano la partecipazione all’attività fisica in bambini e adolescenti con disabilità intellettive è essenziale per la progettazione di interventi efficaci.

Quali sono le barriere e i facilitatori della partecipazione all’attività fisica (AF) in bambini e adolescenti con disabilità intellettive?


Quello che conta

La scoping review è stata condotta con l’obiettivo di identificare barriere e fattori favorenti la partecipazione all’AF in bambini e adolescenti con disabilità intellettive.

Sono state estratte le informazioni utili provenienti da studi rilevanti, individuati tramite ricerca di otto database della letteratura scientifica. Le informazioni sulle barriere e i fattori facilitanti sono state poi classificate in fattori individuali, interpersonali o fattori ambientali secondo il modello ecologico-sociale.

Sono stati inclusi trentadue studi pubblicati tra il 1992 e il 2020 (24 quantitativi, 6 qualitativi e 2 con metodo misto). Il 75% di questi sono stati pubblicati dopo il 2010 e sono stati condotti in USA (n. 12), in UK (n. 5), in Canada (n. 3), in Cina (n. 3), in Australia (n. 2)  e un solo studio è stato condotto in ciascuno dei seguenti Paesi: Islanda Italia, Olanda, Filippine, Arabia Saudita, Spagna e a Trinidad e Tobago .

Sono stati identificati trentaquattro fattori comprendenti barriere e fattori favorenti l’esercizio fisico.

Le barriere più frequentemente identificate negli studi erano:

 fattori individuali:

  • fattori specifici correlati alle disabilità (ritardo mentale, problemi di udito, problemi di  comunicazione)
  • bassa self-efficacy (autoefficacia)* e mancanza di comprensione dell'importanza dell'AP e dei suoi benefici per salute (barriere cognitive e psicologiche)
  • preferenze ad esempio per attività indoor (barriere cognitive e psicologiche)

fattori interpersonali:

  • mancanza di sostegno genitoriale e di risorse finanziarie della famiglia
  • mancanza di rete e interazione sociale

fattori ambientali

  • strutture inadeguate o inaccessibili, mancanza di trasporto pubblico
  • mancanza di programmi adeguati
  • clima
  • lezioni da parte di insegnanti di educazione fisica in contesti scolastici a elevata frequenza e intensità di insegnamento sui comportamenti da adottare e sulle conoscenze di salute e benefici dell’attività fisica

 

I fattori favorenti più comunemente identificati negli studi erano

fattori individuali:

  • elevata self-efficacy*
  • gradimento dell’AF
  • tratti della personalità (es. determinato, positivo)
  • abilità fisiche (ad esempio, andare in bicicletta)
  • più alto livello di istruzione del caregiver

fattori interpersonali:

  • sufficiente sostegno genitoriale e ruolo positivo dei genitori e familiari
  • interazioni sociali positive con i coetanei
  • frequenza delle lezioni di educazione fisica a scuola, programmi di attività fisica adattati, forte interazione casascuola

fattori ambientali

  • strutture adeguate e accessibili,  accesso al trasporto pubblico
  • disponibilità nella comunità di programmi di attività fisica adattati per bambini e adolescenti
  • frequentazione delle lezioni di educazione fisica e partecipazione ad attività durante la ricreazione scolastica
  • programmi di educazione fisica inclusivi (ad esempio, programmi di educazione fisica con tutoraggio tra pari)
  • didattica a supporto della autonomia e lezioni di educazione fisica incentrati sulle abilità pratiche

*Self efficacy (autoefficacia): capacità di una persona di porsi degli obiettivi in maniera chiara, raggiungendoli secondo precisi tempi e strategie

Tra i vari interventi specifici considerati negli studi, sono stati riportati interventi di educazione fisica con tutoraggio tra pari o attività di gruppo, nonché quelli multimodali che combinano l’AF a interventi che implementano le conoscenze per migliorare gli atteggiamenti positivi nei confronti della AF, così come anche programmi adattati di gruppo (anche erogati tramite videoconferenza per permettere di superare alcune barriere ambientali).


Caveat

La validità dei risultati è limitata dai tipi di disegno di studio e dalla scarsa generalizzabilità dei risultati per via di campioni poco numerosi. Non vi è una valutazione della qualità degli studi inclusi e per tale motivo la qualità dei risultati rimane incerta.


Contesto

Bambini e adolescenti con disabilità intellettive hanno bassi livelli di attività fisica. La comprensione dei fattori che influenzano la partecipazione all'AF in questa popolazione è essenziale per progettare interventi efficaci.


In evidenza

In generale, i fattori specifici della disabilità, la bassa autoefficacia, la mancanza di sostegno da parte dei genitori, le strutture inadeguate o inaccessibili e la mancanza di programmi adeguati sono stati le barriere più comunemente segnalate. Un'elevata autoefficacia, il piacere di praticare attività fisica, un sufficiente sostegno da parte dei genitori, l'interazione sociale con i coetanei, la partecipazione alle lezioni di educazione fisica a scuola e programmi di attività fisica adattati sono stati i fattori più comunemente segnalati come facilitatori.

L’unico studio italiano identificato nella revisione è quello condotto da Gobbi et al, 2018. Sebbene questo sia uno studio caso-studio con 19 partecipanti coinvolti (età media 17,4 ± 1,7), il programma di educazione fisica con tutoraggio tra pari (PTPE), sembra essere stato più vantaggioso rispetto a un programma di educazione fisica scolastica (SPE) sia in termini di livelli di attività fisica che di coinvolgimento e gradimento dell’attività e in particolare tra gli adolescenti con disabilità intellettiva in condizione di sovrappeso.


Implicazioni per la pratica

Gli autori della scoping review suggeriscono di avviare interventi multimodali che tengano conto del coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e di un sostegno da parte di una rete più ampia affinché tali interventi di promozione dell’AF possano rivelarsi efficaci e promettenti, favorendo la partecipazione di bambini e adolescenti con disabilità intellettive.

 


Giudizio di qualità revisione

Scheda di valutazione Health Evidence / AMSTAR II: non applicabile per il disegno di studio.

La presente scoping review, condotta al fine di  indentificare e mappare le evidenze disponibili è stata condotta con un metodo di sintesi rigoroso e riproducibile in accordo a chiare linee guida che ne definiscono i vari passaggi.

La revisione è stata comunque inclusa in quanto l'argomento trattato non è presente in revisioni sistematiche di qualità più elevata.


Riferimento bibliografico revisione

Scoping Review: Yu, S.; Wang, T.; Zhong, T.; Qian, Y.; Qi, J. Barriers and Facilitators of Physical Activity Participation among Children and Adolescents with Intellectual Disabilities: A Scoping Review. Healthcare 2022, 10, 233. https:// doi.org/10.3390/ healthcare10020233


Altri riferimenti

Referenze incluse nella Scoping Review

 


Setting - comunitario - scolastico -
Aree di intervento - attività fisica -
Parole chiave - facilitatori/ fattori favorenti - bambini e adolescenti - attività fisica - disabilità - barriere - disabilità intellettiva -
Outcome

Aumento della partecipazione all’attività fisica /motoria;

Riduzione delle disuguaglianze di accesso alla salute di persone con disabilità.


Sintesi e traduzione

Sintesi e traduzione a cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio-ASL Roma1