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Interventi per prevenire e ridurre le patologie muscoloscheletriche e il dolore tra gli operatori sanitari
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Domanda di ricerca | Quali interventi sono efficaci per ridurre e prevenire la frequenza dei disturbi muscolo scheletrici e/o il dolore negli operatori sanitari? |
Quello che conta | Selezionati 27 studi (16 prima-dopo, 7 trial randomizzati e controllati, 1 retrospettivo pre-post; 1 studio pilota, 1 quasi - sperimentale, 1 longitudinale prima-dopo). Interventi individuali – 4 studi Gli interventi basati sull’esercizio fisico svolti sia sul luogo di lavoro sia a casa per un periodo di 10 settimane (5 sessioni di 10 minuti la settimana) sono risultati efficaci nella riduzione del dolore dovuto a problemi muscolo scheletrici. Anche il programma di pilates di tipo neuromuscolare è risultato efficace nella riduzione del dolore e degli episodi di mal di schiena (programma della durata di sei mesi: i primi due svolti in uno spazio vicino al luogo di lavoro e i restanti 4 a casa con l’ausilio di un DVD e materiali informativo sotto la supervisione di un istruttore). Interventi basati sull’uso di ausili – 4 studi L’uso di sollevatori meccanici si è rivelato efficace nel ridurre la frequenza delle patologie muscoloscheletriche. Un uso costante di ausili (per almeno sei mesi) come i teli per il trasferimento del paziente riduce in modo significativo il mal di schiena e il dolore al collo. Anche l’uso di scarpe basculanti per un periodo continuativo (da 4 a 6 settimane) si è dimostrato efficace nella riduzione del dolore. Interventi di tipo organizzativo/ambientale - 3 studi I tre studi riguardano l’applicazione di due politiche: “No sollevamento” (NLP) e “movimentazione sicura dei pazienti” e l’implementazione di un “lift team”. Tutti e tre gli interventi sono risultati efficaci nella riduzione del dolore (in particolare mal di schiena e dolori a carico di polso/mano). Interventi complessi (multifattoriali) -16 studi Programmi che includono attrezzature di sollevamento meccanico e ausili per il riposizionamento del paziente, formazione dei lavoratori sull'uso dei sollevatori e su elementi di ergonomia, una politica scritta di zero sollevamenti, politiche per favorire la comunicazione tra i reparti oltre ad una supervisione da parte del management sono risultati efficaci nel diminuire la frequenza dei disturbi. |
Caveat | Gli autori sottolineano che, a causa dell’elevata eterogeneità tra gli studi, non è stato possibile combinare i risultati attraverso la metanalisi. Inoltre non è stato possibile stratificare i risultati a seconda del setting clinico ove sono stati implementati gli interventi. |
Contesto | I disturbi muscoloscheletrici sono fra i disturbi più comuni tra gli operatori sanitari. Ne sono colpiti in particolare gli infermieri (37%) e gli operatori socio-sanitari (46%) secondo le statistiche EU-OSHA. I problemi dell’apparato muscoloscheletrico portano a dolori acuti e cronici spesso a carico della colonna vertebrale e delle ginocchia che hanno come conseguenza difficoltà nella gestione delle attività quotidiane, nel camminare, disturbi del sonno e ripercussioni sulla peformance lavorativa causando assenze dal lavoro e uso massiccio di antidolorifici. |
In evidenza | Si segnalano due studi di alta qualità che hanno fornito evidenze solide rispetto agli outcome primari considerati. Il primo (Nelson et al, 2006) implementa un programma che comprende 6 elementi:(1) protocollo di valutazione ergonomica, (2) criteri di valutazione della movimentazione dei pazienti e algoritmi decisionali (3) presenza di peer leader della sicurezza (4) attrezzature per la movimentazione dei pazienti in base alle esigenze individuate nella valutazione ergonomica (5) processo di revisione post - azione e (6) politica di non sollevamento. Il secondo (Collins et al, 2004) implementa una buona pratica che include i seguenti elementi: l'uso di sollevatori meccanici e ausili per il riposizionamento del paziente, una politica di zero sollevamenti e la formazione dei dipendenti sull'uso dei sollevatori. |
Implicazioni per la pratica | Gli interventi multicomponenti che comprendono formazione teorica, uso di sollevatori manuali e automatici e training in corsia sono efficaci per prevenire e ridurre la frequenza delle patologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico. La presenza di una politica scritta e il supporto del management aziendale, oltre a strumenti per migliorare la comunicazione tra i reparti ne aumentano l’efficacia. Il rafforzamento neuromuscolare attraverso esercizi mirati può contribuire a ridurre il dolore. |
Giudizio di qualità revisione | Alta (punteggio 9 Health Evidence) |
Riferimento bibliografico revisione | Albanesi B, Piredda M, Bravi M, Bressi F, Gualandi R, Marchetti A, Facchinetti G, Ianni A, Cordella F, Zollo L, De Marinis MG. Interventions to prevent and reduce work-related musculoskeletal injuries and pain among healthcare professionals. A comprehensive systematic review of the literature. J Safety Res. 2022 Sep;82:124-143. doi: 10.1016/j.jsr.2022.05.004. Epub 2022 May 18. |
Altri riferimenti | Nelson A, Matz M, Chen F, Siddharthan K, Lloyd J, Fragala G. Development and evaluation of a multifaceted ergonomics program to prevent injuries associated with patient handling tasks. Int J Nurs Stud. 2006 Aug;43(6):717-33. doi: 10.1016/j.ijnurstu.2005.09.004. Epub 2005 Oct 25.
Collins JW, Wolf L, Bell J, Evanoff B. An evaluation of a "best practices" musculoskeletal injury prevention program in nursing homes. Inj Prev. 2004 Aug;10(4):206-11. doi: 10.1136/ip.2004.005595 |
Setting | - sanitario -
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Aree di intervento | - salute e sicurezza lavoro -
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Parole chiave | - operatore sanitario - disturbi muscoloscheletrici -
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Outcome | Primari: frequenza patologie muscoloscheletriche e intensità dolore associato Secondari: giorni di lavoro persi, visite mediche, uso di antidolorifici |
Sintesi e traduzione | Sintesi e traduzione a cura di Luisella Gilardi, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte, Italia. |