Scarica il documento
![]() |
|
Interventi di gestione della mobilità automobilistica (mobility management), per prevenire, ridurre o ritardare negli adolescenti l’età di inizio alla guida
|
|
Domanda di ricerca | Gli interventi “leggeri” di mobility management prevengono, riducono o ritardano l’età in cui adolescenti di 15-19 anni iniziano a guidare? Riducono anche gli incidenti stradali causati da guidatori adolescenti? |
Quello che conta | La revisione include due studi un RCT di piccole dimensioni (178 studenti universitari) e uno studio pre-post (860 partecipanti).Il numero esiguo di studi impedisce di valutare la loro efficacia rispetto a prevenzione, riduzione o ritardo nell’iniziare a guidare. Gli interventi di mobility management presi in esame sono principalmente di tipo educativo-informativi – informazioni sui risvolti negativi dell’uso dell’auto(costi, rischi, stress), oppure su modalità alternative di trasporto - , si indirizzano a modificare le conoscenze e ad influenzare attitudini e comportamenti degli adolescenti, anche tramite utilizzo di social network: non esiste certezza che siano efficaci a ritardare il conseguimento della patente di guida o che, in chi già guida, possano incidere sulle intenzioni di utilizzare forme di trasporto attivo, alternative. Lo studio RCT offre interventi educativo-informativi sugli aspetti negativi di utilizzare l’auto e riferisce che meno studenti hanno ottenuto la patente di guida 18 mesi dopo avere ricevuto l’intervento informativo in confronto a chi non ha ricevuto l’intervento (42,6% VS 69%). Lo studio ha un alto rischio di bias e l’evidenza proviene da un campione ridotto ed è imprecisa. Lo studio pre-post durante un corso di teoria di scuola guida aggiunge una lezione interattiva sul trasporto attivo e riferisce che non esiste certezza che la lezione interattiva possa incidere sulle intenzioni di uso del trasporto attivo. Sono esclusi dalla revisione interventi di mobility management “hard”, di tipo infrastrutturale o ambientale |
Caveat | La carenza, la ridotta dimensione e il basso livello qualitativo delle evidenze di questa revisione impediscono di trarre conclusioni certe I due studi inclusi non considerano né l’ outcome primario (la frequenza di guida) e nemmeno alcuni outcome secondari (la distanza di guida, le ora di guida, l’uso di mezzi di trasporto alternativi e gli incidenti d’auto) |
Contesto | Nonostante programmi educativi indirizzati alla sicurezza e programmi che introducono restrizioni per gli adolescenti al volante (noti come graduated drivers licensing,o GDL), i tassi di incidenti e di decessi causati da un adolescente che guida l’auto, restano alti. Inoltre il continuo uso dell’auto implica rischi di salute perché riduce l’attività fisica e rischi ambientali per l’inquinamento che ne deriva. 'Gestione della mobilità” (meglio il termine inglese “Mobility management”) è il termine applicato alle strategie che incoraggiano le persone di ogni età a guidare meno, incoraggiando per esempio gli spostamenti a piedi o in bicicletta, l’uso dei trasporti pubblici o pratiche quali car sharing. E’ più probabile cambiare stile di vita tra 15 e 19 anni. Potrebbe essere questa l’età ideale per strategie di mobility management, al fine di prevenire, ridurre o ritardare l’età in cui si inizia a guidare. Questo potrà influenzare sul lungo periodo l’uso dell’automobile e ridurre i rischi associati alla guida. |
Implicazioni per la pratica | I rischi legati alla guida, soprattutto per chi inizia molto giovane sono un problema noto di sanità pubblica: la ricerca futura dovrebbe affrontare due questioni:
|
Giudizio di qualità revisione | Alta |
Riferimento bibliografico revisione | Ward A, Lewis SR, Weiss H. Mobility management to prevent, reduce, or delay driving a car in teenagers. Cochrane Database of Systematic Reviews 2020, Issue 8. Art. No.: CD009438. DOI: 10.1002/14651858.CD009438.pub2. |
Setting | - comunitario -
|
Aree di intervento | - incidenti stradali -
|
Parole chiave | - adolescenti - trasporto attivo - neopatentati - mobilità sostenibile - incidenti -
|
Outcome | Gli outcome sotto elencati erano previsti dal protocollo della revisione. Outcome primario (non è stato valutato dagli studi inclusi nella revisione)
Outcome secondari (numerosi outcome non sono stati valutati dagli studi inclusi nella revisione)
|
Sintesi e traduzione | Sintesi e traduzione a cura di Paola Capra, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte, Italia. |