Screening
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Le schede di sintesi derivano da una ricerca bibliografica esperta nella letteratura scientifica pubblicata e rappresentano la versione “pocket” delle revisioni sistematiche. Sono state valutate come rilevanti per la salute pubblica, tradotte e riassunte per facilitare la lettura e la ricerca sui singoli database.
Le schede di intervento sono state elaborate sulla base delle evidenze presenti in letteratura, della trasferibilità, fattibilità, sostenibilità e costo-opportunità.
I programmi di screening organizzato sono elaborati e gestiti dai servizi sanitari nazionali o regionali al fine di garantire a tutti l'opportunità di partecipare allo screening e, in presenza di risultati anomali, di offrire al paziente gli ulteriori accertamenti, le misure di sostegno e i trattamenti del caso. Lo screening risulta più efficace se disponibile per tutta la popolazione ammissibile e se gli individui decidono di parteciparvi.*
I programmi di screening non sono considerati efficaci per tutti i tipi di tumore, ma solo per alcuni. Al momento gli screening per cui è stata definita l’efficacia sono quelli che riguardano i tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto. Tali screening sono raccomandati dal Codice Europeo Contro il Cancro, oltre che dalle Linee Guida della Commissione Europea e del Ministero della Salute.
Questi tumori sono molto frequenti e quindi sono un grande problema di salute per la collettività. Essi hanno una lunga fase asintomatica e sono disponibili test in grado di individuarli proprio in quella fase. Inoltre esistono specifiche cure che, se applicate in fase precoce, possono aumentare la possibilità di guarire.
In Italia, nelle donne, il tumore della mammella resta il più frequente sia in termini di incidenza che di mortalità (13.029 decessi/anno**). L’aumento dell’incidenza è però contenuto e in gran parte attribuibile all’anticipazione dovuta allo screening. Grazie all’anticipazione diagnostica si osserva un trend di aumento della sopravvivenza e una riduzione della mortalità specifica.
Per i tumori della cervice uterina l’incidenza delle forme invasive è contenuta, mentre la mortalità mostra un forte calo (500 decessi/anno). Lo screening del tumore della cervice uterina rappresenta una delle iniziative di sanità pubblica di maggiore successo: nei Paesi in cui, da decenni, sono attivi programmi di screening organizzato, il tumore del collo dell’utero è divenuto una malattia rara.
Il tumore del colon-retto rimane il secondo per mortalità sia tra gli uomini (10.553 decessi/anno) che tra le donne (8.796 decessi/anno) ed è il terzo tumore più frequente tra gli uomini (dopo i tumori della prostata e del polmone) e il secondo tra le donne. Si osserva un moderato aumento dell’incidenza, in particolare a carico del colon, e un trend di riduzione della mortalità, cui ha certamente contribuito la diffusione del programma di screening.
* Definizione dal Codice Europeo Contro il Cancro
**Fonte: ISTAT 2018