Tassazione delle bevande zuccherate per ridurre l'apporto di zuccheri semplici
A cura di Cristiano Piccinelli, SSD Epidemiologia e Screening (CRPT) dell’AOU Città della Salute e della Scienza
Dal 1° luglio 2025, con aliquota ridotta per il primo anno e piena applicazione dal 2026 entrerà in vigore, anche in Italia la tassa su bevande e prodotti zuccherati . Per il primo anno la tassa sarà di 5 centesimi al litro per le bibite zuccherate e di 13 centesimi al chilogrammo per i prodotti zuccherati “previa diluizione”. Poi passerà rispettivamente a 10 e 25 centesimi nel 2026.
Perché introdurre una tassazione sulle bevande zuccherate?
E’ ormai noto che il consumo di zuccheri non dovrebbe eccedere i 25 grammi/die (6 cucchiaini al giorno). Una lattina, delle bevande gassate più diffuse, ne contiene circa 35 grammi. La tassazione delle bevande zuccherate è una misura promettente per ridurre il consumo di zuccheri aggiunti e promuovere scelte alimentari salutari. Le evidenze suggeriscono che un aumento del prezzo del 10-20% può ridurre significativamente il consumo di bevande zuccherate. Tale politica avrebbe quindi un impatto rilevante nel ridurre l’insorgenza di diverse malattie metaboliche (obesità, diabete, ecc…) e di altre patologie croniche (malattie cardiovascolari, ecc.) nella popolazione.