14/10/2024
A cura di Cristiano Piccinelli, SSD Epidemiologia e Screening (CRPT) dell’AOU Città della Salute e della Scienza
Nel dicembre 2022, il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato nuove Raccomandazioni sugli screening oncologici, suggerendo di rafforzare quelli già esistenti e di valutare l'ampliamento dell’offerta per i tumori del polmone, della prostata e dello stomaco, basandosi su prime evidenze di efficacia. Sebbene l’impiego della TAC spirale a bassa dose abbia dimostrato una riduzione significativa della mortalità per tumore al polmone, rimangono ancora aperte numerose questioni prima di poterlo adottare come esame di screening su tutta la popolazione eleggibile.
Per affrontare alcune di queste problematiche, in Italia sono stati condotti due studi pilota sullo screening del tumore polmonare. Un aspetto cruciale di questo processo è rappresentato dal ruolo del fumo di sigaretta, che continua a essere il principale fattore di rischio per il tumore del polmone, responsabile dell'80-90% dei casi. Pertanto, risulta essenziale investire in programmi di prevenzione e cessazione del fumo, integrando questi interventi all'interno degli screening organizzati.
Tuttavia, sono necessari ulteriori studi e protocolli chiari per massimizzare l'impatto di un programma di screening. In particolare, è importante migliorare la raccolta di dati sull’abitudine al fumo per identificare correttamente la popolazione a rischio, ridurre le incertezze legate alla sovradiagnosi e definire linee guida per la gestione dei reperti incidentali.
Un approccio integrato e ben strutturato, che unisca screening mirati e strategie di prevenzione, sarà fondamentale per ridurre l'incidenza e la mortalità del tumore al polmone, garantendo al contempo una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse sanitarie.
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