NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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27/06/2024

Elementi comuni degli interventi per prevenire la violenza verso le donne e verso l’infanzia

A cura di Marina Penasso, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

Revisione sistematica per esplorare gli interventi che prevengono o rispondono all’IPV (Intimate Partner Violence) e alla VAC (Violence against Children) da parte dei genitori o dei caregiver, con l’obiettivo di identificare le componenti e i meccanismi di intervento che portano a una riduzione dell’IPV e della VAC. La revisione sottolinea il potenziale degli interventi basati sulla comunità e sulla genitorialità per affrontare contemporaneamente l’IPV e la VAC da parte dei genitori o dei caregiver e sottolinea l’importanza di interventi coordinati per fermare i cicli intergenerazionali di violenza.

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27/06/2024

Efficacia degli interventi operati da personale infermieristico per la prevenzione delle cadute negli anziani sia in comunità sia nelle strutture sanitarie

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale

La prevenzione delle cadute tra gli anziani è importante, dato che in tutto il mondo le cadute accidentali sono la seconda causa di morte in questa popolazione o possono portare a ricoveri in ospedale e disabilità. La revisione sistematica ha valutato l'efficacia degli interventi operati da infermieri nella prevenzione delle cadute dell'anziano. Sono stati valutati in particolare le attività e programmi di educazione, la promozione dell'attività fisica, la revisione dei farmaci, la valutazione del rischio e la gestione dell'ambiente fisico e sociale. I risultati: gli infermieri sono in grado di rilevare i rischi di caduta e di attuare interventi preventivi efficaci. Sono inoltre in grado di applicare interventi correttivi rapidi e identificare i cambiamenti nei pazienti.

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03/06/2024

Interventi di promozione e trasformazione urbana per la mobilità attiva casa-scuola ed esiti di salute

A cura di:

Alessio Perilli, Zuzana Mitrova, Rosella Saulle (Dipartimento di Epidemiologia - Lazio), Patrizia Brigoni, Thellenxa Kalemi, Alice Masini (Università del Piemonte Orientale)

 

Svolgere attività fisica con regolarità durante l’infanzia e l’adolescenza è di cruciale importanza per promuovere la crescita, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva nonché per il miglioramento della performance e rendimento scolastico. Uno stile di vita sedentario rappresenta un rischio per la salute, favorendo lo sviluppo di patologie croniche come le malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico. 

In Italia, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, solo il 41% degli adolescenti pratica attività fisica moderata-intensa almeno quattro giorni a settimana e il 20% dei bambini non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l'indagine.

In tale contesto, diventa quindi fondamentale individuare interventi realizzabili nelle routine quotidiane, in grado di aumentare i livelli di attività fisica promuovendo la salute e il benessere di tutti e in particolare della popolazione in età evolutiva.

La mobilità attiva permette di integrare l’attività fisica nella propria routine quotidiana in modo semplice, oltre a generare benefici ambientali, quali la riduzione dell’inquinamento acustico, atmosferico e delle emissioni di gas climalteranti.

L’obiettivo della revisione condotta è quello di valutare l’effetto di interventi di promozione della mobilità attiva casa-scuola su attività fisica, sovrappeso/obesità, benessere e riduzione di incidenti stradali.

È stata, inoltre, effettuata una revisione della letteratura grigia al fine di identificare i progetti rilevanti realizzati in contesti Nazionali e Internazionali.

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26/03/2024

Partecipazione all'attività fisica di persone che vivono con disabilità: una prospettiva globale

A cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani - Dipartimento di Epidemiologia SSR del Lazio - ASL Roma 1

 

Quali sono gli interventi efficaci per promuovere e incrementare i livelli di attività fisica in bambini, adolescenti o adulti con disabilità?

La overview di Ginis et al. 2021, è stata condotta per fornire dati sugli effetti benefici dell’attività fisica e sugli interventi e politiche di promozione nelle persone che vivono con disabilità.

 

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26/03/2024

L’effetto dell’esercizio fisico sull’ideazione e i comportamenti suicidari

A cura di Rita Longo, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

 

In letteratura sono ormai documentati i benefici per la salute dell’esercizio e dell'attività fisica, per varie fasce di popolazione. Vari studi hanno inoltre rilevato un effetto protettivo dell’attività fisica sull’ideazione suicidaria della popolazione generale, che si aggiunge al già noto impatto positivo dell’esercizio fisico (attività fisica strutturata) sulla salute psico-fisica delle persone con disturbi mentali, in particolare disturbo depressivo. Una recente revisione mira ad analizzare i meccanismi di azione dell'impatto dell'esercizio fisico sul rischio (ideazione e comportamenti) suicidario, in specifico per le persone con problemi fisici e/o psichici.

 

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26/03/2024

Interventi di comunità per la prevenzione delle cadute e delle lesioni conseguenti a cadute nelle persone anziane

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale

Le cadute negli anziani sono molto comuni: circa un terzo delle persone di 65 anni cade una o più volte in un anno. Le conseguenze possono essere molto gravi e una brutta caduta può compromettere seriamente la qualità della vita di una persona o comportare una lunga convalescenza, o causare addirittura la morte. Inoltre, poiché le cadute negli anziani possono richiedere un trattamento in ospedale, o interventi chirurgici, il costo può essere elevato per i servizi sanitari.

Trovare il modo di prevenire le cadute porterà benefici alle persone anziane e ridurrà l'onere per i servizi sanitari.

Una nuova revisione Cochrane ha valutato gli interventi basati sulla popolazione (quelli rivolti a intere comunità piuttosto che a singoli individui) al fine di determinare se sono utili per prevenire le cadute e le lesioni correlate alle cadute negli anziani. Alcuni interventi valutati: esercizio fisico, modifica dell'ambiente (casa, comunità, spazi pubblici), formazione del personale, conoscenza ed educazione.

L’esito della revisione: a causa della insufficiente qualità e dei deficit di progettazione degli studi primari, l'efficacia degli interventi multicomponente di prevenzione delle cadute per tutti gli esiti riportati è incerta e non vi sono sufficienti prove per affermare che gli approcci alla prevenzione delle cadute rivolti alla comunità riducano le cadute e gli infortuni.

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26/03/2024

Efficacia degli interventi per la cessazione del fumo tra le donne in gravidanza

A cura di  Andrea Guida, Università degli Studi di Firenze 

L'esposizione al tabacco e alla nicotina durante la gravidanza è una causa prevedibile di diverse complicanze ostetriche e fetali quali il distacco placentare, il parto prematura, un basso peso alla nascita, aborto spontaneo e morte del feto. Nonostante una maggiore consapevolezza sui possibili danni del fumo, una percentuale significativa di donne in tutto il mondo non smette di fumare in gravidanza.

Gli autori di questa review hanno selezionato 63 RCT, per un totale di 19.849 donne, con l'obiettivo di valutare l'efficacia degli interventi per smettere di fumare, compresi quelli psico-sociali, digitali e farmacologici, rispetto agli interventi tradizionali. In particolare, 12 RCT hanno analizzato interventi farmacologici, valutando nello specifico l'azione della terapia con nicotina o con bupropione, 9 RCT hanno analizzato interventi digitali quali ad esempio la visione di video inviati tramite mail, messaggi di testo o tramite app di messaggistica istantanea, 44 RCT hanno, infine, analizzato interventi psicosociali, quali il counseling, l'uso di incentivi economici o il supporto sociale. 

Gli interventi che hanno mostrato efficacia in termini di cessazione dell’abitudine al fumo (confermata biochimicamente) sono stati gli incentivi finanziari (RR:1.77; 95%CI:1.21–2.58), il counseling (RR:1.27; 95%CI:1.13–1.43) e la terapia sostitutiva della nicotina (NRT) a lungo termine (RR:1.53; 95%CI:1.16–2.01). Tuttavia, il livello di qualità delle prove riguardanti la terapia farmacologica è risultato essere "basso" tramite metodo GRADE.

In conclusione, i risultati indicano che gli interventi non farmacologici siano quelli più efficaci per la cessazione del fumo tra le donne in gravidanza. Tuttavia, bisogna considerare che l’efficacia di un singolo intervento va contestualizzata in un più ampio contesto che prenda in esame non solo la strategia applicata, che può prevedere anche due o più interventi in combinazione, ma anche i bisogni e il contesto culturale della donna in gravidanza.

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25/03/2024

Gli effetti delle prescrizioni naturali sulla salute cardiometabolica e mentale e sull’attività fisica

A cura di Paola Capra, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

 

Le prescrizioni naturali, sono una forma di prescrizione sociale a supporto di un'assistenza sanitaria sostenibile. Si tratta di terapie che diversamente dal trattamento farmacologico, prescrivono ad un paziente il contatto con la natura come elemento di cura, per migliorare lo stato di salute e di benessere fisico e psicologico, soprattutto per la promozione di stili di vita salutari.  

Al di là degli esiti strettamente clinici, le prescrizioni naturali allentano la pressione sull'assistenza sanitaria, favoriscono e migliorano le relazioni sociali, tutelano e ripristinano ambienti naturali sani e contrastano il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. 

La revisione sistematica Nguyen pubblicata nel 2023 su Lancet Planetary Health illustra gli effetti benefici delle prescrizioni naturali sulla salute fisica e mentale. 

 

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25/03/2024

Effetti dello yoga sulla salute fisica e psicologica degli anziani che vivono in comunità

A cura di Marina Penasso, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

La revisione con metanalisi ha sintetizzato e valutato criticamente la qualità delle prove esistenti sugli effetti dello yoga per il benessere psicofisico di persone di età pari o superiore a 60 anni. Sono stati inclusi 15 studi. Lo yoga ha migliorato significativamente l’equilibrio, la flessibilità, la forza muscolare e i sintomi depressivi. I risultati di questa revisione hanno supportato gli effetti benefici dello yoga sulla salute psicofisica degli anziani.

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11/12/2023

Quali sono gli interventi efficaci per la prevenzione dell'uso di sigarette elettroniche fra i bambini e i giovani?

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

 

Il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie e il tabagismo, patologia cronica recidivante, rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Fenomeno emergente è il consumo di prodotti nuovi contenenti nicotina, quali i prodotti a tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica, particolarmente diffusi nella popolazione giovanile. L'uso di sigarette elettroniche, noto anche come vaping, è aumentato tra i bambini e i giovani dalla sua introduzione a metà degli anni 2000.

Gli autori hanno selezionato 39 articoli che rispondevano ai criteri di selezione scelti. Fra questi, sono stati valutati 14 interventi individuali di prevenzione (4 riguardanti il monitoraggio parentale, 3 i videogiochi, 2 l’uso di messaggi di testo, 3 l’utilizzo di messaggi grafici sul tema, 2 interventi nel sistema sanitario), 19 interventi scolastici (14 interventi educativi e sulle competenze, 5 interventi riguardanti politiche e divieti) e 6 interventi di comunità (3 interventi su social media, 3 campagne su mass media).

Sono stati esaminati gli outcome secondari che comprendono l'iniziazione al tabacco e le intenzioni, la conoscenza e la percezione del rischio della sigaretta elettronica e le intenzioni di sperimentarne l'utilizzo, in quanto questi fattori sono considerati potenziali indicatori dell'iniziazione alla sigaretta elettronica.

Alcuni studi sembrano dimostrare che un forte monitoraggio genitoriale percepito costituisca un intervento di prevenzione efficace dell'iniziazione all'utilizzo di sigarette elettroniche; tuttavia, il disegno degli stessi studi non consente di affermare una chiara causalità.

Sono emerse prove promettenti, ma limitate, che i curricula sulle competenze socio-emotive e il coinvolgimento di peer leader svolgano effettivamente una funzione preventiva.

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11/12/2023

Interventi per la promozione dell'health literacy nei migranti

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

 

La revisione sistematica pubblicata sulla Cochrane Library di Baumeister et al. si propone di valutare l’efficacia degli interventi di Health Literacy rivolti alle persone migranti.

Il concetto di Health literacy è correlato al concetto di Literacy e si riferisce alle conoscenze, motivazioni e competenze necessarie alle persone per accedere, capire, valutare e utilizzare le informazioni sulla salute, al fine di esprimere opinioni e prendere delle decisioni nella vita di tutti i giorni rispetto all’assistenza sanitaria, alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute e di mantenere o migliorare così la qualità della propria vita (Manuale monografico OMS, traduzione a cura di Dors)

La literacy è un fattore predittivo dello stato di salute di un individuo più forte rispetto al reddito, all’occupazione, al livello di istruzione e al gruppo di appartenenza.

Gli autori hanno individuato 34 studi che hanno coinvolto 8.249 migranti con un'ampia gamma di condizioni di salute. Tutti gli studi sono stati condotti in Paesi ad alto reddito. Tutti gli interventi sono stati adattati alla cultura, alla lingua e al livello di alfabetizzazione dei partecipanti. Molti studi hanno riportato risultati a breve termine (fino a sei settimane dopo la fine dell'intervento). I partecipanti erano migranti con un'ampia gamma di patologie. 

Gli autori hanno raggruppato gli studi inclusi in base alle componenti principali dell'intervento, alla complessità dell'intervento e al comparatore, ottenendo diversi confronti principali.

La revisione valuta Programmi di autogestione, di sviluppo delle competenze, di educazione attraverso l’utilizzo di audiovisivi, interventi consistenti nell’adattamento di istruzioni mediche. I risultati della revisione mostrano che alcuni di questi interventi sono promettenti per migliorare l’Health Literacy dei migranti.

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06/12/2023

Efficacia degli interventi di esercizio fisico per prevenire il dolore al collo

 A cura di Lidia Fubini, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

 

Tra i disturbi muscolo-scheletrici, il dolore al collo è al secondo posto dopo la lombalgia con un notevole onere individuale ed economico. L'incidenza è particolarmente alta negli impiegati, ed è spesso persistente e ricorrente. Obiettivo della revisione è stato aggiornare le evidenze sull'efficacia degli interventi di esercizio fisico per prevenire gli episodi di dolore al collo.

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04/12/2023

Interventi infrastrutturali, di policy e normativi per aumentare l'attività fisica e prevenire le malattie cardiovascolari e il diabete

 
A cura di Andrea Guida, Università degli Studi di Firenze
 
Le malattie cardiovascolari e il diabete mellito tipo 2 sono significativi problemi di salute globale, causando rispettivamente, secondo i dati del Global Burden of Disease, 17,9 milioni e 1,5 milioni di morti nel 2019. 
In Italia, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte cardiovascolare (36,8% dei decessi nel 2019), con un impatto significativo sulla spesa farmaceutica. Il diabete interessa circa 4 milioni di persone nel 2020 e, sebbene influisca meno sulla mortalità (3,3% nel 2019), è considerato un rilevante fattore di rischio cardiovascolare. 
La prevenzione e gestione di tali patologie richiedono interventi su fattori modificabili come sovrappeso, obesità e inattività fisica. L'obiettivo di questa review di Durão del 2023 è di valutare l'impatto di interventi di tipo infrastrutturale, di policy o normativi sull'incremento dell'attività fisica. 
 


30/11/2023

L’ortoterapia per la riduzione dello stress

 A cura di Marina Penasso, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte 

 

L’ortoterapia è sempre più accettata come trattamento non farmacologico per la riduzione dello stress. Studi precedenti hanno dimostrato i suoi effetti terapeutici, con effetti che variano a seconda delle popolazioni, dei contesti e degli interventi di ortoterapia. Questo studio mirava a fornire una revisione completa della letteratura attuale riguardo all’efficacia dell’ortoterapia nel ridurre lo stress.

I risultati (su 31 studi selezionati) hanno mostrato effetti significativamente maggiori dell’ortoterapia sugli indicatori psicologici rispetto al gruppo di controllo. Il risultato dell’analisi dei sottogruppi ha dimostrato che gli effetti di riduzione dello stress dell’ortoterapia erano correlati alle caratteristiche della popolazione e che le aree interne e virtuali erano l’ambiente più efficace per l’ortoterapia. Allo stesso tempo, una durata totale di 100-500 minuti ha fornito migliori effetti di riduzione dello stress.

È stato anche sviluppato un quadro teorico per l’ortoterapia basato su una struttura “Partecipanti-Impostazioni-Interventi”, in modo da fornire un riferimento per le future attività di orticoltura.

  

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16/10/2023

Barriere e facilitatori della partecipazione all’attività fisica in bambini e adolescenti con disabilità intellettive

 A cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio-ASL Roma1

Regolari livelli di attività fisica contribuiscono a mantenere e migliorare il benessere mentale e psicofisico in ogni età e fase della vita, in adulti e anziani così come nei bambini e adolescenti.

I bambini e gli adolescenti con disabilità intellettiva (DI) sono meno attivi rispetto ai loro coetanei senza disabilità e hanno bassi livelli di attività fisica (AF). Comprendere i fattori che influenzano la partecipazione di questa popolazione all’AF è essenziale per progettare interventi efficaci e accettabili.

La scoping review condotta da Yu et al. 2022 ha identificato barriere e fattori favorenti la partecipazione all’AF in bambini e adolescenti con DI.

In generale, i fattori individuali legati alla propria disabilità, la bassa autoefficacia, la mancanza di sostegno da parte dei genitori, le strutture inadeguate o inaccessibili e la mancanza di programmi adeguati sono stati le barriere più comunemente segnalate. Un'elevata autoefficacia, il piacere di praticare attività fisica, un sufficiente sostegno da parte dei genitori, l'interazione sociale con i coetanei, la partecipazione alle lezioni di educazione fisica a scuola e programmi di attività fisica adattati sono stati i fattori più comunemente segnalati come facilitatori.

E’ importante di avviare interventi multimodali che tengano conto del coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e di un sostegno da parte di una rete più ampia affinché tali interventi di promozione dell’AF possano rivelarsi efficaci e promettenti, favorendo la partecipazione di bambini e adolescenti con disabilità intellettive.

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16/10/2023

Efficacia degli interventi multicomponente in ufficio per ridurre il comportamento sedentario sul lavoro

 A cura di Marta De Vito, Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale

E’ noto come uno stile di vita sedentario rappresenti un rischio per la salute, favorendo lo sviluppo di patologie croniche come le malattie cardiovascolari e metaboliche, ed i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico. L’inattività fisica è associata ad un’invecchiamento non in salute ed un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause.

Diversi studi hanno rilevato che il tempo passato seduti a lavoro, per i lavoratori full time che svolgono impieghi d’ufficio, è circa il 60-90% del tempo totale che un individuo trascorre seduto in un giorno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato i luoghi di lavoro come il contesto ideale dove attuare azioni di promozione della salute.

In questo scenario, diventa quindi fondamentale individuare gli interventi, realizzabili nel contesto lavorativo, in grado di aumentare i livelli di attività fisica promuovendo la salute e il benessere dei lavoratori.

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11/10/2023

Efficacia degli interventi psicosociali per ridurre l'utilizzo di stimolanti di tipo anfetaminico

  A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

Come sottolinea l’Osservatorio Europeo MCDDA, l’Europa è storicamente un mercato di produzione e consumo di droghe stimolanti quali anfetamine, metanfetamine ed ecstasy. Le indagini dell’Osservatorio, che raggruppano anfetamine e metanfetamine e sono condotte da 25 Paesi dell'UE tra il 2016 e il 2022, suggeriscono che 1,3 milioni di giovani adulti hanno fatto uso di anfetamine nell'ultimo anno. Le stime del consumo di metamfetamine ad alto rischio variano da un Paese all'altro e vanno dallo 0,37 per 1.000 abitanti di Cipro al 5,22 per 1.000 della Repubblica Ceca, con il 2,9 per 1.000 della Slovacchia.

Per quanto riguarda l'ecstasy (MDMA), le indagini condotte da 26 Paesi dell'UE tra il 2015 e il 2022 suggeriscono che 1,8 milioni di giovani adulti hanno fatto uso di MDMA nell'ultimo anno, mentre si stima che il 2,0% di coloro che hanno tra i 15 e i 24 anni abbiano fatto uso di MDMA nell'ultimo anno.

La principale proprietà di queste sostanze stimolanti consiste nell'aumentare lo stato di vigilanza e la resistenza alla fatica; esse inducono tolleranza e dipendenza fisica, ma soprattutto psichica. L'uso di anfetamine è un problema globale a causa dell'aumento dell'uso e dei danni al benessere fisico, mentale e sociale.

Una recente revisione di letteratura descrive e valuta l’efficacia degli interventi piscosociali per prevenire l’utilizzo di Anfetamine, Metanfetamine ed Ecstasy e prevenire gravi problemi di salute mentale o problemi legati ai comportamenti a rischio quali le malattie sessualmente trasmesse.

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26/09/2023

Interventi nutrizionali nelle scuole per aumentare il consumo di frutta e verdura

 A cura di Lidia Fubini, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

La scuola può fornire un'impostazione efficace per educare al consumo di alimenti salutari costituendo un ambiente di apprendimento ottimale che raggiunga bambini provenienti da ogni contesto socioeconomico. Obiettivo della revisione è stato identificare le componenti degli interventi nutrizionali nelle scuole e sintetizzare l'impatto sul consumo di frutta e verdura e sulle conoscenze nutrizionali nei bambini di età compresa tra 4 e 12 anni.

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11/09/2023

Gli effetti sulla salute delle Zone a basse emissioni e delle Zone a traffico limitato

A cura di Paola Capra, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

L'inquinamento atmosferico per intenso traffico veicolare rappresenta un serio rischio per la salute di uomo e ambiente e ha portato numerose città in tutta Europa ad  intervenire con misure infrastrutturali, è il caso delle zone a basse emissioni e le zone a traffico limitato. La revisione Chamberlain ne ha valutato l'impatto sulle condizioni di salute di chi vi risiede.  

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